“Volevamo salvare Denis, ora abbiamo il cuore spezzato”
(Roberto Puglisi) C’è un video dove Denis gioca con suo figlio. Il bimbo è in una bacinella. Il papà lo fa volare, ridono e scherzano insieme. Così fanno i padri, quando hanno il cuore per giocare e tornare bimbi. Denis è felice e si vede. E’ scampato alla mattanza in Ukraine. Vive a Terrasini, con la sia famiglia. E’ un uomo innamorato pazzo di sua moglie, Irina. Ancora non sa dell’incidente che gli stroncherà la vita. Quella è l’immagine perfetta di un passato, ferito dal futuro, mentre era presente. Abbiamo preso un frammento di quel video, inviato da mani amorevoli, come pegno dell’eternità.
Denis Artemenko si era salvato. Abitava in una casa blu, davanti al mare. La mattina respirava la sua gioia a pieni polmoni. Veterinario, dunque, solo per questo buonissimo, perché amante degli animali, come la sua compagna di viaggio. E possiamo struggerci per la beffa che avvertiamo. Per la dipartita in tempo di pace – un incidente stradale – di chi fuggiva da un tempo di crudeltà, guerra e morte. Ma, seguendo quel pensiero dal corso normale, non onoreremmo l’amore di chi teneva ai suoi cari e di chi l’ha protetto.
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