In aula per il tesoro Nitto Santapaola: il boss non si perde un’udienza
CATANIA. Doveva essere uno dei momenti della verità. Di certo era uno dei momenti più attesi: l’ora dove i giudici del Tribunale di Catania, che decideranno sulla richiesta di confiscare beni ritenuti riconducibili ai familiari dei Santapaola, avrebbero dato la parola al superpadrino di Cosa Nostra, Nitto Santapaola, che non si perde un’udienza e che avrebbe avuto modo di rispondere chiarendo, se avesse voluto, la propria posizione in riguardo a un tema che evidentemente gli sta a cuore. Ma per motivi tecnici il Tribunale ha rinviato a il prossimo mercoledì, inizio alle 11.30.
È ripreso con un rinvio il procedimento sulla richiesta di far passare allo Stato beni per l’ammontare di 7,7 milioni di euro che la Dda di Catania ritiene riconducibili ai familiari mafiosa dei Santapaola-Ercolano, uno dei gruppi più potenti della mafia siciliana. Stamattina, dinanzi al collegio della sezione misure di prevenzione, presieduta dal Giudice Maria Pia Urso, si tornava in aula per decidere sulla richiesta di confiscare aziende e dodici immobili tra Catania, Mascali e Mascalucia, che in qualche modo sono ritenute appartenenti o riconducibili a Cosa Nostra. Il sequestro risale al 3 Dicembre 2019, nel corso dell’operazione antimafia del Ros “Samael”.
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