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Tari Messina: costi elevati, conti sbagliati

L’amministrazione comunale sta prendendo delle misure per contrastare l’evasione del tributo Tari. L’omesso versamento negli ultimi cinque anni ammonta a circa 100 milioni di euro. L’assessore ha inviato ottomila raccomandate e diecimila Pec per sollecitare i pagamenti e avviare l’accertamento per chi non risponde. È stato notato un miglioramento nel pagamento dell’ultima bolletta, ma è ancora necessario individuare coloro che non risultano registrati. È stato creato un sistema per autodenunciarsi e moduli cartacei da compilare con i dettagli immobiliari. Inoltre, è in corso l’aggiornamento dei dati dei nuclei familiari per adeguare il pagamento. È stato consegnato un elenco di oltre diecimila attività non domestiche che sono sottoposte a controllo per verificare la corretta tassazione. Il recupero del sommerso e dell’evasione richiederà tempo, ma sono state adottate misure per agevolare coloro che hanno difficoltà a pagare il tributo, come esenzioni per i contribuenti con reddito basso e agevolazioni per gli ultrasettantenni con invalidità.

Tari Messina, tra costi elevati e conti che non tornano

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