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Processo concluso per la rampa in cemento ad Acqualadroni – Tempostretto

Il processo sul sequestro della rampa in cemento di Acqualadroni si conclude con una sola condanna

Il verdetto del giudice

MESSINA – Aveva destato scalpore ilsequestro, nel 2021 della rampa in cemento di 32 metri realizzata sulla spiaggia di Acqualadroni per consentire la messa in acqua di alcune barche private. Adesso il processo si è concluso con una sola condanna, del committente dei lavori, mentre sono stati scagionati il titolare della calcestruzzi e i due autisti delle betoniere impiegate.

La sentenza e le condanne

La sentenza è del giudice monocratico Maria Grazia Mandanici che ha condannato il committente dei lavori ad un mese di arresto mentre il titolare della ditta di calcestruzzi, noto imprenditore messinese, e i due autisti, rispettivamente di Castellamare del Golfo e di Cerda, sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Erano accusati a vario titolo di occupazione abusiva e smaltimento illecito di rifiuti speciali. Sono stati difesi dagli avvocati Antonello Scordo, Nunzio Rosso, Franco Rosso e Ivan Stabile.

La decisione del giudice

Per il giudice il solo responsabile è il committente dell’opera, quindi, messa sotto chiave due anni fa dalla Polizia municipale. Il giudice in sentenza ha anche dissequestrato il manufatto per consentirne la demolizione, a carico del condannato ovviamente.

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