Prescrizione cancella 10 condanne per gestione piazze spaccio
Processo di appello su operazione “Supermarket” finisce con nulla di fatto
Gli episodi di spaccio sono stati ritenuti di “lieve entità” ed è scattata la prescrizione dei reati: finisce con un nulla di fatto il processo di appello scaturito dall’operazione “Supermarket” su un giro di droga che sarebbe stato allestito in una villetta pubblica e in una casa privata.
Imputati e condanne
Dieci gli imputati: Andrea Amato (condannato a 4 anni e 3 mesi in primo grado); Rosario Amato (6 anni e 7 mesi); Emanuele Amato (2 anni e 5 mesi); Pietro Sacco (2 anni); Luigi Pulsiano (3 anni); Loredana Prisma (5 anni e 3 mesi); Emanuel Lombardo (1 anno e 4 mesi); Carmelo Albanese (1 anno e 4 mesi); Alfonso Tuttolomondo (1 anno e 4 mesi); Luigi Formica (2 anni).
Antefatto e indagini
In primo grado altri quindici imputati ne sono usciti indenni fra assoluzioni nel merito e prescrizione. L’indagine è partita nei primi giorni del 2014. I poliziotti in 48 ore si imbattono in due episodi che denotano un fiorente consumo di droga in città. Il 2 gennaio viene arrestato un trentunenne sorpreso a spacciare per strada. L’operazione dei poliziotti consente pure di sequestrare sette dosi di cocaina, consegnati spontaneamente dal giovane nelle fasi dell’arresto.
L’episodio viene messo in relazione con un’altra operazione, eseguita due giorni prima quando un 43enne empedoclino viene sorpreso mentre tenta di disfarsi di tre involucri contenenti cocaina gettandoli dal finestrino di un’auto in corsa.
Gli inquirenti attivano delle “fonti confidenziali” che rivelano l’esistenza di un bar dentro il quale sarebbe stata allestita una vera e propria centrale dello spaccio. La fonte indica pure una scalinata, adiacente alla villa comunale “Luca Crescente” dove l’uomo avrebbe nascosto la droga per eludere i controlli. Le indagini, con intercettazioni e riprese video, hanno consentito di delineare anche il ruolo della famiglia Amato che avrebbe trasformato la propria casa in un market della droga.
Prescrizione e sentenza di appello
L’inchiesta avrebbe individuato un massiccio giro di spaccio di hashish e cocaina a Porto Empedocle di cui avrebbero fatto parte, ognuno con un ruolo diverso, una trentina di persone. La droga sarebbe stata acquistata a Palermo e poi spacciata nella cittadina marinara dal gruppo che avrebbe avuto una fitta rete di clientela.
I difensori hanno impugnato la sentenza di condanna che è stata discussa in Corte di appello dove i giudici hanno emesso una sentenza di non doversi procedere per avvenuta prescrizione alla luce del fatto che gli episodi sono stati ritenuti di “lieve entità” e, quindi, con un termine inferiore.
Il procuratore generale, al contrario, aveva chiesto la conferma della sentenza.
– Operazione “Supermarket”
– Giro di droga
– Sentenza di condanna
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