Palermo, lite finisce in omicidio: nessuna intenzione criminale dietro morte
Omocidio di Emanuele Burgio: la sentenza della Corte d’Assise
La Corte d’Assise ha emesso la sua sentenza sull’omicidio di Emanuele Burgio, figlio di un boss di Porta Nuova, avvenuto due anni fa alla Vucciria. I giudici hanno specificato che si è trattato di un’azione estemporanea, avvenuta durante una discussione in modo plateale e senza alcun accorgimento per evitare l’impunità, nonostante la presenza di numerosi testimoni e impianti di videosorveglianza nella zona.
I condannati e l’assoluzione
A giugno, Matteo Romano e il nipote Giovanni Battista sono stati condannati a 18 anni di reclusione per il delitto, mentre il padre di quest’ultimo, Domenico Romano, è stato assolto. Le motivazioni della sentenza si sono concentrare sul venir meno delle aggravanti del metodo mafioso e della premeditazione.
Per ulteriori dettagli sul processo e la sentenza, è possibile consultare l’edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi.
– discussione insorta
– azione estemporanea
– testimonianze oculari
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