Indagato in carcere per omicidio in via Roma, movente misterioso.

Rigettato il ricorso: Alì El Abed Baguera resta in carcere

Resta in carcere Alì El Abed Baguera, il cameriere tunisino accusato di aver ucciso a colpi di pistola il dipendente di un altro locale, Badr Boudjemai, di origine algerina, ma residente da anni a Palermo. Il tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso presentato dall’indagato, che si è sempre professato innocente.

Le prove visive: il video dell’omicidio incastra l’indagato

Il delitto risale alla notte del 4 novembre, quando Boudjemai è stato freddato con tre colpi in via Roma mentre rientrava a casa. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la scena e, secondo il procuratore aggiunto Ennio Petrigni ed il sostituto Vincenzo Amico, ad incastrare l’indagato sarebbero proprio le immagini: il taglio di capelli ed un particolare giubbotto dimostrerebbero che l’uomo ritratto nei video sarebbe proprio Alì El Abed Baguera.

La difesa e le controversie sulla ricostruzione

L’avvocato dell’indagato, Salvino Caputo, mette in discussione la ricostruzione basata sui video, sostenendo che l’indagato sarebbe tornato a casa senza passare da via Roma. L’omicidio era avvenuto intorno a mezzanotte e mezza, mentre l’indagato sarebbe andato via dal lavoro alle 23.45.

Le perizie e le dichiarazioni contrastanti

È in corso una perizia e una consulenza sui video dell’omicidio. Il giudice aveva convalidato il fermo del tunisino, evidenziando che il movente del delitto non sarebbe stato chiarito e che l’arma non è stata ritrovata. Inoltre, l’indagato avrebbe dichiarato di aver buttato la pistola, per poi ritrattare al momento della perquisizione della sua abitazione.