La Procura generale ha chiesto alla quinta sezione della Cassazione di annullare la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Appello di Perugia per l’ex questore di Palermo Renato Cortese e altri quattro imputati. Questi sono accusati di sequestro di persona e falso in relazione all’espulsione di Alma Shalabayeva, moglie di un dissidente kazako, e della figlia avvenuta dieci anni fa a Roma. La richiesta è di celebrare un nuovo processo d’appello. In primo grado erano stati tutti condannati, ma la Corte d’Appello aveva ribaltato il verdetto. Il caso ebbe ripercussioni politiche e
il capo di Gabinetto del ministero dell’Interno si dimise. Dopo la sentenza di primo grado, Cortese lasciò la città e gli fu conferita la cittadinanza onoraria. In appello i giudici hanno scritto che non c’erano motivi per danneggiare Shalabayeva e che un permesso di soggiorno lettone avrebbe evitato la vicenda.
Caso Shalabayeva, in Cassazione chiesto l’annullamento dell’assoluzione per l’ex questore Renato Cortese
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Palermo GN