Il contenuto riporta le parole dell’arcivescovo di
Catania, mons. Luigi Renna, durante una cerimonia commemorativa dedicata a Renato Caponnetto, un imprenditore agricolo vittima della mafia nel 2015. L’arcivescovo sottolinea l’importanza di ricordare coloro che combattono per la libertà e criticano il potere della mafia che porta povertà e divisione. Viene menzionata una stele posta in via Palmintelli in suo onore. Si evidenzia che Caponnetto si oppose alla prevaricazione mafiosa sacrificando la sua vita per difendere i valori della famiglia e della libertà d’impresa. La sua morte fu causata da Aldo Carmelo Navarria, con altri complici, e fu ricostruita grazie al collaboratore di giustizia Francesco Carmeci. Il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, esprime commozione per la morte di Caponnetto e sottolinea che il paese si è ribellato alla mafia in vari modi, costituendosi come parte civile in processi contro la criminalità organizzata. Il comune di Belpasso è stato l’unico soggetto ammesso come parte civile nel processo “Araba Fenice”.
Arcivescovo Renna: “La mafia è un mostro che non porta ricchezza, ma povertà, disperazione e lacrime”
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Catania GN