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Gennuso, deputato, difende sé stesso contro accuse ex-compagna boss.

Il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, è sotto processo per estorsione ai danni di tre dipendenti di una sala bingo di Palermo. Secondo l’accusa, Gennuso avrebbe minacciato i dipendenti di ritorsioni se non avessero accettato condizioni sfavorevoli. Durante l’udienza, Gennuso ha dichiarato di non aver denunciato per paura di mettersi contro un altro clan di Palermo, ma che ora è disposto a farlo. Inoltre, è emerso che Gennuso e suo padre avevano ricevuto una richiesta estorsiva da parte dei boss di Santa Maria di Gesù, che volevano ottenere una somma di 50mila euro per lasciare la gestione del bar all’interno della sala bingo. Gennuso ha affermato di aver subito estorsioni, comprese minacce e attacchi ai suoi cani, e ha negato di aver minacciato i dipendenti. Durante l’interrogatorio, Gennuso ha anche menzionato il compagno di una delle dipendenti, Alessandro D’Ambrogio, capomafia di Porta Nuova, implicando che potesse influenzare il comportamento dei dipendenti. La prossima udienza vedrà il controesame della difesa. Gennuso ha lasciato il suo incarico di vice presidente della Commissione regionale antimafia dopo polemiche scatenate dal deputato di “Sud chiama Nord” Ismaele La Vardera.

Il deputato Gennuso contrattacca: “Mi accusa l’ex compagna di un boss”

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