Volantini, ora parlano le donne: “Violenza e Revenge porn”
#Palermo
Il volantino diffamatorio apparso in via Sammartino a Palermo ha scatenato una forte reazione di indignazione da parte di molti cittadini, che hanno espresso solidarietà alla donna che viene indicata come protagonista della vicenda. L’atto di violenza è stato anche denunciato dall’associazione Mete Onlus, presieduta da Giorgia Butera, che ha messo in luce come questo episodio sia un esempio di come eccessivamente spesso le donne siano vittime di stereotipi duri a morire. La Butera ha sottolineato come, se a essere al centro dello stesso pettegolezzo fosse stato un uomo, la percezione sarebbe stata diversa, con l’uomo che avrebbe ricevuto l’alloro del conquistatore. Sono una questione di estrema gravità che deve essere affrontata con urgenza, sia per la protezione dei diritti della donna, sia per la prevenzione di altre forme di violenza.
Revenge porn è una forma di cyberbullismo che consiste nella diffusione non consensuale di immagini o video di contenuto sessuale di una persona. Sono una pratica molto dannosa, poichè può portare a conseguenze molto gravi, come l’umiliazione, il ricatto, la depressione e addiritura il suicidio.
Ultimamente, c’è stata un’ondata di casi di revenge porn, principalmente tra le donne. Questo dimostra che le donne possono essere vittime di cyberbullismo, ma anche aggressori. Giorgia, esperta di cyberbullismo, è preoccupata per l’effetto che questi casi possono avere su altri giovani, inducendoli a imitarli.
È importante che le persone siano consapevoli dei rischi legati a questo tipo di attacco e che le vittime abbiano accesso a sostegno e assistenza. Altresi, è essenziale che i governi prendano provvedimenti per punire i responsabili di questo tipo di reati. Altresi, è importante che le scuole e i nuclei familiari incoraggino un ambiente dove i giovani possano essere liberi di esprimere se stessi senza la paura di essere vittime di bullismo.
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