Stupro Foro Italico: “Mi piace trasgredire”. Pm: “Processatelo”
Chiesto il rinvio a giudizio per l’arrestato più giovane nel caso dello stupro di gruppo al Foro Italico
La Procura per i minorenni ha presentato formale richiesta di rinvio a giudizio per Riccardo Parrinello, il diciottenne sospettato di essere coinvolto nello stupro di gruppo di una ragazza diciannovenne avvenuto al Foro Italico. L’accusa nei suoi confronti è violenza sessuale di gruppo, e l’udienza preliminare è stata fissata per il 9 gennaio.
Detenzione preventiva per Parrinello dopo l’aggravamento della misura cautelare
Riccardo Parrinello si trova attualmente in carcere a seguito dell’aggravamento della misura cautelare nei suoi confronti. Inizialmente era stato trasferito in una comunità, dove aveva dichiarato pentimento per il suo coinvolgimento nei fatti. Tuttavia, successivamente sono emersi video pubblicati su TikTok e messaggi su WhatsApp inviati a un amico, che hanno sollevato nuove questioni riguardo alla sua presunta implicazione.
Contenuti dei video e dei messaggi interpretati come una sorta di sfida
Alcuni contenuti pubblicati da Parrinello su TikTok e i messaggi inviati via WhatsApp sono stati interpretati come una sorta di sfida e mancanza di pentimento. Frasi come “Chi si mette contro di me si mette contro la morte”, “Le cose belle si fanno con gli amici”, e “La galera è il riposo dei leoni” hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sua condotta e atteggiamento nei confronti dell’accaduto.
Ulteriori prove raccolte nell’inchiesta aperta dalla Procura per i minorenni
Oltre ai video e ai messaggi, sono emersi anche alcuni audio che sembrano confermare un atteggiamento non pentito da parte di Parrinello. In uno di questi, inviato un’ora dopo che la vittima era stata abbandonata in strada, Parrinello sembra esprimere commenti minacciosi e senza rimorso riguardo all’evento, suscitando ulteriori preoccupazioni circa la sua condotta.
Stato dell’indagine riguardante gli altri sospettati
La Procura della Repubblica è ancora al lavoro sull’indagine che coinvolge gli altri sei sospettati in questo caso. Al momento, la competenza rimane di loro giurisdizione mentre la situazione continua a evolversi.
– Richiesta di rinvio a giudizio
– Misura cautelare
– Inchiesta coordinata
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