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I soldi dell'8xmille dirottati in un conto corrente della diocesi, chiesta la condanna per l'ex vescovo di Trapani
Quattro anni e sei mesi per peculato. È la condanna chiesta ieri a conclusione della requisitoria dal pm Sara Morri, per l’ex vescovo della diocesi di Trapani Francesco Miccichè. La vicenda si inserisce nel contesto del cosiddetto «Caso Curia» e che ha visto l’ex vescovo Miccichè passare da parte offesa a indagato e poi in ultimo imputato. Per l’accusa i soldi destinati alle esigenze del culto e del clero, alle opere di carità sono finiti invece nella disponibilità personale dell’ex vescovo Francesco Miccichè, a giudizio per un peculato superiore ai 400 mila euro, somma assegnata alla curia vescovile dalla Cei, proveniente dall’8 per mille.
Un servizio completo di Laura Spanò sul Giornale di Sicilia in edicola oggi