Razzismo contro pizzeria di Licata
Il razzismo nel mondo della ristorazione: la testimonianza di Gianluca Graci
Un episodio razzista
«Non mangio la pizza da te, se è stata preparata dai neri». Queste sono le parole che hanno scosso Gianluca Graci, titolare del locale «La fuazzeria» di Licata, in provincia di Agrigento, e che ha deciso di condividere con il mondo intero attraverso i social media.
Razzismo esplicito
Nel suo post, Graci racconta di clienti che hanno rifiutato il cibo preparato da persone di colore, esprimendo pregiudizi razzisti e discriminanti. Dichiarazioni come «Non ti dico che sono sporchi, ma già a vedere che mettono le mani negli ingredienti mi fa senso» o «Sei in un paese piccolo e devi capire che piano piano potresti perdere clienti» hanno lasciato senza parole non solo il titolare del ristorante, ma anche chi ha letto la sua testimonianza.
La risposta di Graci
Davanti a tali situazioni, Gianluca Graci ha deciso di rispondere con fermezza e coraggio, sottolineando il valore e la dignità di ogni individuo, indipendentemente dal suo colore della pelle. Ha espresso il suo profondo disappunto per l’ignoranza e la discriminazione manifestate da certi clienti, ribadendo la sua solidarietà e supporto verso chiunque lavori nel suo ristorante.
Un problema diffuso
Questo non è stato il primo caso di razzismo nel mondo della ristorazione in Sicilia. La pluripremiata chef senegalese Mareme Cissè ha vissuto una situazione simile al ristorante Ginger di Agrigento, quando alcuni clienti hanno deciso di andarsene dopo aver scoperto la sua origine.
– Ristorante “La fuazzeria” di Licata
– Episodi di razzismo
– Chef senegalese Mareme Cissè
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