Ragusa superiore
Se vi trovate a Ragusa, sappiate che siete nel capoluogo più a sud d’Italia.
Una città dalla posizione privilegiata e dal fascino barocco.
Ragusa è infatti, con Caltagirone, Militello, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide e Scicli, tra le città barocche della val di Noto che sono state dichiarate dall’UNESCO “patrimonio dell’umanità”.
Indirizzo: Ragusa
breve storia
Divenuta provincia nel 1926, Ragusa si sviluppa su tre colline, alle falde degli Iblei, a circa seicento metri sul livello del mare.
Viene chiamata “città dei ponti” per la presenza di tre strutture particolari, ovvero tre ponti che attraversano la vallata di Santa Domenica e che uniscono la Ragusa settecentesca a quella novecentesca.
Quello centrale è il Ponte Vecchio, aperto solo al traffico pedonale.
Nel 1693 un devastante terremoto rase al suolo la città.
La ricostruzione, avvenuta nel XVIII secolo, divise Ragusa in due grandi quartieri.
Per questo oggi troviamo da una parte Ragusa Superiore, adagiata sulla collina del Patro, e dall’altra Ragusa Ibla, sorta sulle rovine dell’antica città.
Quest’ultima è stata ricostruita seguendo i canoni dell’antico impianto medievale.
A Ragusa Superiore si può visitare il museo archeologico, inaugurato negli anni Sessanta. Si trova al primo piano del Palazzo Mediterraneo e nelle cinque sezioni in cui è diviso illustra l’archeologia e la storia antica del territorio provinciale ragusano, dal neolitico alla tarda antichità.
Ragusa Superiore è collegata con Ragusa Ibla da una caratteristica scalinata, con oltre trecento gradini, conosciuta come Salita del Commendatore. Lungo questo percorso, tra rampe, contrafforti e pittoreschi balconi, si incrociano le chiese di Santa Maria delle Scale e del Purgatorio.
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Aggiornato il: 04/08/2023 17:10:53