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Qualità dell’aria a Siracusa: trend stabile nel 2023, problema ozono.

Valutazione della qualità dell’aria in Sicilia per il 2023

Un’analisi approfondita

Arpa Sicilia ha recentemente pubblicato le prime valutazioni sulla qualità dell’aria per l’anno 2023, rivelando dati significativi sullo stato dell’ambiente in tutta la regione. Con un totale di 60 stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, la rete regionale gestita da Arpa Sicilia fornisce un quadro dettagliato della situazione atmosferica in Sicilia.

Secondo le informazioni fornite da Arpa Sicilia, i dati giornalieri vengono pubblicati e validati sulla pagina web dedicata dell’agenzia. Questo permette al pubblico di avere accesso immediato alle informazioni sulla qualità dell’aria e alle mappe di previsione quotidiane sul territorio regionale.

Cosa rivelano le stazioni di monitoraggio?

Dalle 60 stazioni presenti in Sicilia, sono stati rilevati dati significativi per la valutazione della qualità dell’aria. In particolare, vengono monitorati il biossido di azoto (NO2), il particolato sottile (PM10 e PM2.5) e l’ozono (O3). Secondo le valutazioni di Arpa Sicilia, non sono stati registrati superamenti dei limiti della concentrazione media annua per il PM10 ed il PM2.5, ma si è avuto il superamento del limite sulla concentrazione media giornaliera del PM10 in tutte le stazioni, senza mai superare il numero di superamenti concessi dalla norma.

Risultati rilevanti

Per quanto riguarda il biossido di azoto e l’ozono, i dati mostrano il mantenimento dello stato della qualità dell’aria nella maggior parte delle centraline appartenenti al programma di valutazione. Tuttavia, sono stati registrati superamenti dei limiti di biossido di azoto, su media annua, in due stazioni di traffico, evidenziando la necessità di interventi mirati in determinate aree.

Inoltre, per l’ozono si è registrato il superamento del valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana in diverse stazioni di monitoraggio. Questo evidenzia la presenza di potenziali criticità legate alla qualità dell’aria in determinate zone della Sicilia, come ad esempio nella zona industriale di Siracusa e a Enna.

Prospettive future

Infine, il confronto dei dati monitorati con i limiti previsti nella proposta di nuova Direttiva della Commissione Europea e con i valori guida emanati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che le concentrazioni monitorate, anche nelle stazioni dove attualmente i limiti di legge sono rispettati, sono superiori in larga parte ai valori limite proposti. Questo pone l’accento sull’importanza di adottare misure efficaci per migliorare la qualità dell’aria in tutta la regione, al fine di salvaguardare la salute pubblica e l’ambiente.

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