Presunto danno erariale all’I.T.L. di Messina: Gaetano Sciacca e la “logica” dell’ultimo
Nella vicenda del presunto danno erariale all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina: chi pagherà?
Una vicenda controversa e intricata ha coinvolto l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina, portando alla luce un presunto danno erariale di 398.753,13 euro. Tuttavia, ciò che colpisce è che alla fine a pagare, anche se con una riduzione, sarà chi forse meno avrebbe potuto prevedere un simile esito. In una possibile “logica” dell’ultimo con il cerino in mano, l’ingegnere Gaetano Sciacca è colui che al momento si trova a dover rispondere delle mancanze, nonostante non sia stato lui a causarle.
La situazione è stata resa pubblica attraverso un comunicato stampa dell’avvocato Girolamo Rubino, che evidenzia come il danno erariale sia stato contestato alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti per la Regione siciliana. Il danno è stato attribuito a diversi dirigenti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina, tra cui Gaetano Sciacca, Giovanna Garigali e Venerando Lo Conti. Il motivo del presunto danno erariale sarebbe la mancata emissione di ordinanze ingiunzione entro i termini prescritti dalla legge.
Al fine di difendere la propria posizione, il Dirigente Lo Conti ha affidato la propria difesa agli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza. Durante il processo, i legali hanno sottolineato che i fatti contestati erano emersi grazie alla diligenza e correttezza di Lo Conti, che aveva notato delle irregolarità a seguito di una ricognizione generale delle pratiche in lavorazione.
Gli avvocati hanno quindi sostenuto che la responsabilità dell’emissione delle ordinanze ingiunzione non poteva ricadere su Lo Conti, in quanto i procedimenti erano già in corso prima del suo insediamento. Era il precedente dirigente, Gaetano Sciacca, ad essere responsabile di tale mancata emissione. Tuttavia, secondo i legali, spettava a Sciacca avviare una ricognizione dello stato dell’attività svolta e predisporre eventuali correttivi al momento del passaggio delle consegne, cosa che non sarebbe stata fatta.
A seguito delle difese presentate dagli avvocati, la Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per la Regione Siciliana ha ritenuto che Lo Conti e Garigali non potessero essere ritenuti responsabili per il danno erariale, ponendo invece la responsabilità su Gaetano Sciacca. Quest’ultimo è stato condannato al pagamento di metà dell’importo originariamente contestato, ovvero 116.438,38 euro.
La vicenda solleva una serie di questioni, dalla corretta gestione delle pratiche in un ente pubblico all’attribuzione delle responsabilità in caso di presunto danno erariale. Resta da capire se la situazione avrebbe potuto essere gestita in modo diverso nel momento del passaggio delle consegne, e se la comunicazione tra i dirigenti avrebbe potuto evitare un simile esito. Resta chiaro che il modo in cui vengono gestite le pratiche e le responsabilità attribuite possono avere conseguenze significative sul piano finanziario e legale. La vicenda evidenzia la necessità di una rigorosa e trasparente gestione delle attività amministrative e di una chiara comunicazione tra i dirigenti.
oriale del Lavoro di Messina
– Giudice della Corte dei Conti
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