Nel terzo trimestre di quest’anno, in Italia, è stata registrata una diminuzione nella fondazione di nuove attività economiche rispetto alla media degli ultimi dieci anni. Tuttavia, il Sud e la Sicilia hanno contribuito in modo significativo, mentre il tradizionale apporto del Nordo. Le regioni meridionali hanno registrato 18.295 nuove imprese, di cui 3.944 in Sicilia, che è al secondo posto dopo la Campania. In generale, il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è positivo, con un totale di 15.407 nuove aziende in Italia. Il presidente di Unioncamere Sicilia attribuisce questo successo agli investimenti del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” e alle politiche di sviluppo dei governi nazionali e regionali. Si nota un aumento delle nuove attività innovative e delle costruzioni, mentre settori tradizionali come l’agricoltura, il manifatturiero, il commercio e il turismo stanno perdendo terreno. Nonostante l’incertezza geopolitica, l’Italia continua a crescere più rapidamente rispetto ad altre regioni europee. Unioncamere Sicilia si impegna a sostenere ulteriormente lo sviluppo delle imprese e l’internazionalizzazione con nuove iniziative. Nel terzo trimestre, il tessuto economico siciliano ha dimostrato una notevole resilienza agli impatti economici negativi.
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