Omertà Violata: La Verità sull’Omicidio di Alfio Neri a Adrano

L’omicidio

Il tranquillo comune di Adrano, in provincia di Catania, è stato scosso da una rivelazione sconcertante. Dopo anni di speculazioni e dicerie, la verità sull’omicidio di Alfio Neri è finalmente venuta alla luce. Neri, soprannominato Pasta Rattata, è stato trucidato nel giorno di ferragosto del 2007.

La sua morte era collegata ai fatti criminosi legati alla rivalità tra i clan degli Scalisi e dei Santangelo. Si è scoperto che Neri era vicino a Francesco Coco, un uomo coinvolto in una serie di atti criminali che hanno scatenato una violenta faida tra i due clan.

La ricostruzione dell’assassinio

Secondo le ultime rivelazioni, l’omicidio è stato pianificato e eseguito da membri dell’associazione mafiosa Santangelo–Taccuni, affiliata ai Santapaola. I responsabili dell’omicidio sono stati identificati come Gianni Santangelo, Antonino Bulla, Salvatore Crimi e Alessio Samperi.

La sequenza dell’assassinio è stata dettagliatamente ricostruita, rivelando la partecipazione attiva di questi individui nel perpetrare l’atto omicida. La vendetta è stata consumata per i crimini commessi da Coco e Zitello, membri del clan Scalisi, delineando così il chiaro movente dietro l’omicidio di Neri.

Il movente

L’omicidio di Alfio Neri è emerso come un atto di ritorsione e vendetta nel contesto della violenta faida tra i clan Scalisi e Santangelo. L’adesione ai loro rispettivi clan e le loro connessioni con i criminali locali hanno portato alla tragica fine di Neri, vittima di una guerra criminale senza via d’uscita.

Queste rivelazioni senza precedenti gettano luce su alcuni degli aspetti più oscuri della società in Sicilia, dimostrando che anche dopo anni, la verità può ancora emergere.