Mario Francese: il nobile direttore del giornale Marco Romano: “Figura illustre del nostro quotidiano”
Il sacrificio dei giornalisti per l’informazione
I giornalisti pagano sempre un prezzo altissimo semplicemente per fare il loro mestiere, cioè quello di informare. E pagano questo prezzo soprattutto in situazioni in cui vendere una società migliore attraverso una corretta informazione non fa comodo a certi poteri». La cifra del sacrificio di Mario Francese, giornalista siciliano e cronista del Giornale di Sicilia, ucciso da Cosa nostra 45 anni fa in viale Campania, viene restituita dalle parole del prefetto Massimo Mariani, che ricorda come «la professione del giornalista sia essenziale per la tenuta democratica di un Paese. Non è stato comodo per il potere mafioso – sottolinea – e lo stesso vale per tutti quei Paesi in cui le libertà sono messe in discussione».
45 anni dopo l’agguato mafioso
A 45 anni dal terribile agguato mafioso, giornalisti e istituzioni, tra cui per l’appunto il prefetto, il questore Vito Maurizio Calvino e l’assessore comunale Piero Alongi in rappresentanza del sindaco Roberto Lagalla, si ritrovano, come ogni anno, in viale Campania, davanti alla lapide in memoria del giornalista che con le sue inchieste raccontò la corteccia criminale che avvolgeva la città.
– Giornalisti uccisi da Cosa nostra
– Poteri mafiosi
– Libertà messe in discussione
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