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La compagna di Bommarito: «Licari è innocente»

L’ergastolo confermato: lo sfogo di Lia Geloso

«Il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile. Inammissibile, per noi è lo scempio a cui stiamo assistendo». Comincia così lo sfogo di Lia Geloso, compagna di Vincenzo Bommarito, l’uomo originario di Borgetto che si è visto confermare l’ergastolo per il sequestro e l’omicidio del possidente di Partinico Pietro Michele Licari. Bommarito, al cui caso la trasmissione di Italia 1, Le iene, aveva dedicato una serie di servizi, aveva ricevuto solidarietà e sostegno da parte di chi affermava che la sua condanna all’ergastolo fosse stata ingiusta. La revisione della sentenza definitiva di condanna per i fatti risalenti al 2007, però, già respinta dalla Corte d’appello di Caltanissetta, è stata dichiarata inammissibile, ieri, dalla seconda sezione della Cassazione, che non ha nemmeno valutato nel merito il ricorso della difesa. La compagna, nella sua dichiarazione-sfogo, diffusa attraverso l’avvocato Cinzia Pecoraro, parla di «dignità di un uomo calpestata» con «una famiglia calpestata, schiacciata, distrutta».

La lotta per la revisione della sentenza

L’ergastolo confermato di Vincenzo Bommarito ha scatenato una forte reazione da parte della sua compagna, Lia Geloso, che continua a sostenere l’innocenza dell’uomo e a lottare per una revisione della sentenza. Dopo la decisione inammissibile della Cassazione, l’avvocato della difesa ha annunciato l’intenzione di ricorrere nuovamente per cercare di far valere le ragioni di Bommarito. La vicenda continua a tenere banco e a generare dibattiti e polemiche sulla giustizia e sulle garanzie processuali.

– Ricorso in Cassazione
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