Il Convegno nazionale sulla dispersione scolastica tenuto a
Catania ha evidenziato la gravità del fenomeno nella città, che ha un tasso di dispersione superiore al 20%. Durante il convegno, sono stati discussi i vari aspetti del problema, tra cui le diverse forme che la dispersione scolastica può assumere a seconda delle età degli studenti. Ad esempio, i minori nelle scuole dell’infanzia possono avere difficoltà ad accedere perché mancano gli asili. I ragazzi e le ragazze delle scuole medie possono essere problematici e avere già scelto modelli di vita negativi. Gli adolescenti sono ancora più problematici perché hanno già orientato la loro vita. Inoltre, nel territorio di Catania, sussiste una questione di genere, con molte ragazze che lasciano la scuola a causa di gravidanze precoci. Un altro problema evidenziato è la difficoltà delle scuole paritarie di ispirazione cattolica nel contrastare la povertà educativa, a causa del calo delle vocazioni religiose. Inoltre, le scuole di Catania presentano gravi problemi strutturali, come edifici fatiscenti e mancanza di servizi come mense e palestre. È quindi necessario intervenire su diversi fronti, coinvolgendo la Chiesa, le istituzioni politiche e la comunità per contrastare la dispersione scolastica e promuovere una migliore educazione.
Intervento dell’Arcivescovo al Convegno nazionale di Catania per lotta alla dispersione scolastica
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Catania GN