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Interrogatorio Safina a Trapani, domiciliari confermati

Interrogatorio di Garanzia per Dario Safina

Si è concluso attorno alle 19.30 l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del tribunale di Trapani, giudice Samuele Corso del parlamentare regionale trapanese del Partito democratico Dario Safina, ai domiciliari da mercoledì (24 gennaio) con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.

Più di cinque ore davanti al Gip, in serata Safina ha lasciato il palazzo di giustizia per fare rientro nella sua abitazione dove è agli arresti domiciliari. L’interrogatorio di garanzia era iniziato alle 14.15. Il deputato regionale, assistito dagli avvocati Giuseppe Rando e Salvatore Longo, ha risposto a tutte le domande, fornendo chiarimenti sui fatti che gli vengono contestati. Ha anche depositato una memoria difensiva a sua firma. Presente il pm Francesca Urbani. I legali hanno avanzato richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Il giudice deciderà nei prossimi giorni.

Safina difende la sua posizione

Il deputato dell’Ars ha risposto a ogni domanda e si è dilungato citando episodi e fatti, circostanziandoli per dare maggiore forza alle sue parole. Insomma ai giudici ha raccontato la sua verità.

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