Il contenuto riportato tratta della storia e delle caratteristiche del complesso edilizio della Mottava, situato nel territorio siracusano. Nel XVII secolo, queste terre appartenevano ai Branciforte di
Scordia, che le cedettero ai Bonanno di Linguaglossa. Nel 1708, la Mottava era di proprietà di Giovan Battista Bonanno, documentato nei suoi capitoli di nozze con Saveria Landolina. Successivamente, il luogo passò alla famiglia Gargallo per un matrimonio tra Anna Bonanno e Filippo Gargallo. Nel 1872, la masseria della Mottava apparteneva agli eredi del marchese di Castel Lentini, Tommaso Gargallo. La Mottava, che aveva una rendita netta di L. 113,61, comprendeva oliveti, vigneti, seminativi e un orto irriguo. Il complesso include i resti di un’antica torre che può essere considerata antecedente al terremoto del 1693. La Mottava era principalmente un sistema difensivo per i beni e i lavoranti del fondo. L’azienda agricola della Mottava era specializzata nella coltivazione della vite fino all’800, quando la filossera distrusse la viticoltura siciliana. Il palmento, dove si pigiava l’uva per produrre vino, era dotato di una grande vasca e di un torchio. Il marchese Mario Tommaso Gargallo e il figlio Gioacchino si occuparono del rilancio produttivo e dell’ammodernamento delle strutture della Mottava. Le terre furono reimpiantate di vigne e una parte fu destinata agli agrumi, richiedendo la realizzazione di un sistema di canalizzazione e di un impianto idrico con una pompa a motore. La masseria ospita attualmente un’attività ricettiva, mentre le terre continuano a produrre prodotti agrumicoli di qualità grazie alla coltivazione biologica.
Il “tenimento” della Mottava | Siracusa Post
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