Il Castello di Milazzo
Il Castello di Milazzo anche riconosciuto come la fortezza cittadella di Milazzo, è situato nella stessa area geografica nella provincia di Messina.
Il Castello di Milazzo
La rocca, insieme a tutta l’area circoscritta dalle ampie mura spagnole (la città murata e il borgo antico), attualmente di proprietà del comune, costituisce la cittadella fortificata più estesa in Sicilia, coprendo un’area di 7 ettari e occupando oltre 12.000 m² di spazio edificato.
Milazzo ospita la più grande fortezza della Sicilia, circondata da antiche mura e porte, chiese, bastioni e uno spettacolare panorama. I suoi sette ettari di estensione e i quasi quattordicimila metri quadrati di strutture coperte rendono il castello di Milazzo uno dei complessi fortificati più rilevanti in Europa.
I primi documenti che testimoniano l’esistenza del principale edificio, il Mastio, risalgono al ventunesimo secolo. Da allora, sovrani quali gli Svevi, gli Aragonesi, gli Spagnoli, gli Austriaci e i Borboni hanno abitato il castello e apportato importanti modifiche alla struttura originaria.
Per un periodo, il complesso è stato utilizzato come prigione, dal 1880 al 1959. Successivamente è seguito un lungo periodo di abbandono, ma fortunatamente sono stati effettuati due importanti interventi di restauro (tra il 1991 e il 2002 e tra il 2008 e il 2010), che hanno restituito la bellezza del luogo ai residenti di Milazzo e ai visitatori.
Indossando calzature comode e mantenendo gli occhi ben aperti, la visita al castello di Milazzo inizia dalla sezione inferiore, che è stata l’ultima ad essere costruita e è la prima raggiungibile attraverso le mura rinascimentali. Procedendo, si arriva alla parte più antica, ovvero il cuore del castello.
Storie e leggende del Castello di Milazzo
Non soltanto storia ed architettura. Il collegamento di questo luogo con diverse culture, la sua lunga esistenza e la grandiosità hanno generato un alone di enigma che lo avvolge, scatenando inevitabilmente l’immaginazione delle persone.
Durante le notti di marzo illuminate dalla luna, una presenza si manifesta vicino all’edificio: plana sopra le torri emettendo un lamento soffocato. Si tratta dello spirito di una donna. La leggenda racconta che essa fu sepolta viva all’interno delle mura del Torrione dell’Isola. Infatti, venne scoperta in compagnia del suo amato, un soldato di estrazione popolare che non era gradito ai genitori della ragazza, e venne costretta ad indossare l’abito delle recluse. I due amanti però continuarono a vedersi in segreto. Tuttavia, la giovane fu sorpresa di nuovo in compagnia del soldato e subì una severa punizione.
Non è l’unico spettro che spaventa gli abitanti. Altri spiriti lo accompagnano: i defunti non consacrati del vicino cimitero inglese e un uomo che gira con la testa mozzata fra le mani.
Leggende
Nel 1928, un gruppo di prigionieri scoprì su una spiaggia vicino al castello di Milazzo una gabbia fatta di sbarre di ferro. All’interno, c’era uno scheletro umano privo delle parti inferiori delle gambe, della mano destra e dell’intero avambraccio sinistro. Questa macabra scoperta suscitò grande interesse e vari studiosi cercarono di risalire all’identità del corpo. Cinque bottoni in metallo permisero loro di svelare il mistero. Appartenevano all’uniforme di un reggimento reale anglosassone dell’epoca intorno al 1806. Gli inglesi all’epoca utilizzavano spesso gabbie per prigionieri, esponendovi i cadaveri dei giustiziati. Si concluse così che le ossa appartenevano a un disertore: un irlandese di nome Andrea Leonard.
Arte, cultura, leggende, fantasmi e omicidi. Per scoprire tutto ciò, vale la pena esplorare a piedi tutti e sette gli ettari.
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Aggiornato il: 04/08/2023 16:08:13