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Il Cap. A. Hardcastle: l’inglese che trovò tesori a Valle dei Templi

Il Patrimonio Culturale di Agrigento e l’opera di Alexander Hardcastle

La vita straordinaria di Alexander Hardcastle

Poco più di cento anni fa arrivò ad Agrigento un capitano della Royal Navy britannica che rivoluzionò la storia e il paesaggio della Valle dei Templi. Alexander Hardcastle, questo il suo nome, è stato un personaggio le cui passioni, risorse e dedizione vengono ancora oggi celebrate nella Città dei Templi.

Nato a Londra nel 1872 in una famiglia benestante, Hardcastle intraprese il servizio militare nella Royal Navy, acquisendo competenze tecniche che avrebbero successivamente trovato applicazione nei suoi progetti archeologici in Sicilia.

L’Impegno per la Conservazione del Patrimonio

Il contributo di Alexander Hardcastle alla Valle dei Templi di Agrigento è un esempio straordinario di come la passione, la dedizione e la generosità di un individuo possano trasformare e conservare il patrimonio culturale per le generazioni future.

Tutto ebbe inizio quando Hardcastle, approfittando dell’invito del proprietario dell’Hotel Belvedere, Cesare De Angelis, visitò Agrigento e ne rimase affascinato. Questo segnò l’inizio di un impegno profondo e appassionato per la conservazione e il restauro del patrimonio archeologico di Agrigento.

Il Lavoro di Restauro e Valorizzazione

In stretta collaborazione con l’archeologo Pirro Marconi e il soprintendente alle antichità classiche della Sicilia, Paolo Orsi, Hardcastle finanziò, pianificò e promosse una serie di scavi e restauri che trasformarono la Valle dei Templi, inserendo Agrigento nei circuiti culturali internazionali.

Il suo lavoro portò alla luce tesori inestimabili, come il restauro del Tempio di Eracle, i primi scavi nell’abitato di contrada San Nicola, il santuario di Demetra sulla Rupe Atenea e molto altro. Inoltre, Hardcastle contribuì alla vita della comunità di Agrigento, portando elettricità e acqua nella Valle e promuovendo la valorizzazione del Museo Civico.

La Scomparsa e il Lascito di Hardcastle

Nonostante il successo dei suoi progetti, Hardcastle affrontò periodi di difficoltà finanziarie, culminati nel crollo della banca inglese dove aveva depositato i suoi averi. Questo lo portò alla rovina e, nonostante la sua estrema generosità, Hardcastle visse i suoi ultimi anni in condizioni di indigenza.

Morì in manicomio ad Agrigento nel 1933, ma il suo lascito ha resistito alle avversità, e oggi la Valle dei Templi è riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, testimoniando la grandezza del suo impegno.

Il Riconoscimento e la Celebrazione di Hardcastle

La figura di Hardcastle è stata gradualmente riscoperta e valorizzata grazie all’impegno dell’associazione Cepasa, che organizza convegni, cura la pubblicazione di testi e ricorda Hardcastle ogni anno, nel giorno anniversario della sua scomparsa, con una commemorazione presso la sua tomba, mantenendone così vivo un meritato ricordo da parte degli Agrigentini.

Il contributo di Alexander Hardcastle alla Valle dei Templi di Agrigento è un esempio straordinario di come la passione, la dedizione e la generosità di un individuo possano trasformare e conservare il patrimonio culturale per le generazioni future. La sua storia è una testimonianza dell’amore profondo e del rispetto per la storia e l’arte che continua a ispirare.

à dell’UNESCO


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