L’operazione “Lockdown” ha portato all’arresto di 25 persone coinvolte in un sistema di truffe ai danni dello Stato durante l’emergenza Covid, con l’intento di favorire gli interessi economici del clan Santapaola. Tra gli arrestati c’è anche un brigadiere dell’Arma. Le accuse a loro carico includono associazione a delinquere, indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato, falso in scrittura privata e ideologico in atti pubblici. Le indagini hanno rivelato che il gruppo avrebbe ottenuto finanziamenti illeciti utilizzando documentazione falsa e sfruttando le agevolazioni previste dal “Decreto Liquidità”. Il direttore generale di un consorzio specializzato nel settore sanitario e un funzionario di una banca sono tra i principali responsabili del sistema truffaldino. Gabriele Santapaola, esponente di spicco del clan mafioso, e il brigadiere dell’Arma avrebbero collaborato attivamente nella frode. Oltre alle misure cautelari, sono state emesse ordinanze di sequestro per una somma di circa 380.000 euro.
I finanziamenti Covid alimentavano le casse dei Santapaola: tra gli arrestati c’è anche un carabiniere
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Catania GN
