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Giovanni Pascoli a Messina e altri luoghi

Giovanni Pascoli, una delle figure letterarie più importanti della storia italiana, è tornato al centro dell’attenzione per le sue lettere autografe custodite dall’Università di Messina. Queste 8 lettere, scritte tra il 1909 e il 1911, sono un importante documento storico che racconta il dolore e la sofferenza vissuti dal poeta a seguito del terremoto che devastò Messina e Reggio Calabria nel 1908.

In queste lettere, Pascoli esprime il proprio dolore per la tragedia e la perdita di amici e colleghi. In particolare, emerge il suo sdegno nei confronti di un frate predicatore che interpretò il terremoto come un castigo divino, condannando coloro che credevano di avere Dio al loro servizio. Questa reazione di Pascoli testimonia non solo la sua sensibilità di fronte alla tragedia, ma anche la sua indignazione di fronte a certe interpretazioni religiose.

Questo episodio rivela uno dei lati più umani e profondi di Pascoli, mostrando un uomo colpito dalla sofferenza e impegnato a comprendere e elaborare un evento così drammatico. Le sue lettere rappresentano una preziosa testimonianza storica e letteraria, e offrono uno spaccato emozionante della personalità del poeta.

Inoltre, le lettere di Pascoli permettono di riscoprire l’importanza di Messina nella vita e nell’opera del poeta. Pascoli trascorse cinque anni a Messina, un periodo che egli definì come i più operosi e lieti della sua vita. In quegli anni, Pascoli fu caratterizzato dallo storico Gaetano Salvemini come un uomo simpatico, sempre in movimento e parlatore a volte impacciato e asmatico. Questa descrizione offre uno spaccato unico della personalità di Pascoli e della sua vita a Messina.

Il terremoto di Messina ebbe un impatto profondo sulla vita e sull’opera di Pascoli, che scrisse alcuni versi potenti e intensi sulla distruzione della città. La sua poesia “Al padre” testimonia la sua percezione della tragedia e del dolore vissuti durante quei giorni.

Infine, le lettere di Pascoli ci ricordano l’importanza di preservare la memoria di eventi storici drammatici e di valorizzare le testimonianze dirette di coloro che li hanno vissuti. Attraverso queste lettere, possiamo comprendere meglio la sensibilità e l’umanità di uno dei più grandi poeti italiani.

In conclusione, le lettere autografe di Giovanni Pascoli sono un importante documento storico e letterario che ci permette di immergerci nella vita e nei pensieri del poeta di fronte a una tragedia così sconvolgente. La loro conservazione e diffusione rappresenta un modo prezioso per preservare la memoria di eventi passati e per apprezzare la ricchezza dell’opera di un grande autore.

– Giovanni Pascoli
– Lettere del cuore e del dolore
– Terremoto di Messina


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Redazione

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