Giovani e violenza: Aiello su rieducazione e severità
La devianza giovanile: le responsabilità della società e dei genitori
11 Febbraio 2024, 12:20 à non ricade solo sui giovani stessi, ma anche sulle famiglie e sulla società nel suo complesso.
Con esperienza maturata anche nel Tribunale ordinario, Aiello sottolinea la necessità di riguadagnare la dimensione umana nel trattare le problematiche giovanili, che spesso si traducono in reati violenti. L’approccio deve essere rieducativo, come sostenuto dalla Costituzione, ma per ottenere risultati significativi è cruciale coinvolgere attivamente le famiglie e le istituzioni scolastiche.
Il giudice evidenzia la necessità di attività preventiva nelle scuole, affrontando argomenti sensibili come il bullismo, la violenza sessuale e la consapevolezza delle leggi. Spesso i genitori non sono consapevoli di queste tematiche e non possono trasmettere tali conoscenze ai propri figli.
Le statistiche della Procura minorile palermitana mostrano un aumento significativo di reati come lesioni personali, risse e violenza sessuale, spesso legati all’azione di baby gang. Queste situazioni richiedono un intervento serio e mirato da parte della magistratura, come dimostrato dal decreto emanato in seguito allo stupro di due minori a Caivano.
Il giudice Aiello, inoltre, sottolinea la necessità di evitare un senso di impunità tra i giovani, ma anche di non cadere nell’eccessiva severità, puntando invece a un approccio educativo e rieducativo. Il coinvolgimento della famiglia e della scuola è fondamentale in questo processo.
Infine, Aiello condivide la sua decisione di cambiare ufficio come una scelta finalizzata a preservare la propria integrità professionale e ad evitare un narcisismo derivante dalla rilevanza mediatica dei propri provvedimenti. Un buon magistrato, sottolinea, dovrebbe concentrarsi esclusivamente sull’applicazione imparziale della legge, senza farsi influenzare dal consenso o disapprovazione della collettività.
In conclusione, il problema della devianza giovanile richiede un approccio complesso e interdisciplinare, coinvolgendo famiglie, istituzioni e magistratura in un lavoro collaborativo per promuovere una cultura di responsabilità e rieducazione nei confronti dei giovani.
à dei genitori
– Prevenzione in scuole
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