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Giocatore picchia l’arbitro, la società lo allontana

Scusato ma allontanato

Ha chiesto scusa e poi è stato allontanato dalla società, il diciottenne che la settimana scorsa ha picchiato un arbitro, Gabriele Garufi di 17 anni, su un campo di calcio di Mascalucia, al termine di una partita del campionato Juniores tra Mascalucia San Pio X e Gravina. Il diciassettenne è stato trasportato in ospedale, con problemi ad un rene.

La squadra ospite perdeva per 2 a 0 e sarebbe stato un rigore nel finale a scatenare l’aggressione da parte del giovane tesserato del Gravina che, secondo la ricostruzione di chi era presente, sarebbe avvenuta poco prima dell’ingresso negli spogliatoi.

La reazione della società

Il ragazzo è stato allontanato dalla sua società che, attraverso il presidente Luca Taormina, ha indotto il giovane a scusarsi. «Bisogna aiutare questi ragazzi e non pensare solo a condannarli. È un gesto isolato che va sanzionato, ma dobbiamo interrogarci tutti sul perché un ragazzino possa compiere certi gesti. Il nostro ruolo è anche quello di togliere i ragazzi dalla strada, quando avvengono questi episodi è un fallimento per tutti noi», dice il presidente Taormina.

La condanna della violenza

«È un episodio vergognoso e indegno, la lega nazionale dilettanti Sicilia è vicina al giovane arbitro malmenato al termine della partita. Come comitato siamo impegnati a 360 gradi nel contrasto a questi episodi di violenza che non devono e possono appartenere al mondo dello sport. Ringrazio il movimento arbitrale e sono vicino agli arbitri», dice il presidente della lega nazionale dilettanti Sicilia, Sandro Morgana.

– Aggressione arbitro giovane
– Violenza campi sportivi
– Progetti di inclusione sociale


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