Le entrate tributarie costituiscono circa un quarto delle entrate dei Comuni italiani e sono fondamentali per i loro bilanci. I Comuni italiani spendono in media 26,12 euro a persona per effettuare controlli tributari ed evitare l’evasione fiscale. Tuttavia, alcuni Comuni spendono molto meno, come
Catania che spende solo 6,19 euro proe per recuperare le somme non saldate dai cittadini. Al contrario,
Messina è il Comune che spende di più, con una cifra pari a 51,72 euro proe. Altri Comuni con spese superiori alla media sono Napoli, Roma, Genova e Bari. Tra le città capoluogo siciliane,
Ragusa è il Comune che spende di più (66,58 euro proe), seguita da
Messina, Siracusa, Enna e Caltanissetta. Catania è l’ultimo della classifica in negativo. Venezia è la città che spende di più tra i capoluoghi (192,98 euro proe), seguita da Trieste, Firenze e Milano. In generale, i Comuni delle regioni autonome della Valle d’Aosta, Trento e Friulio da Ayas, Lignano Sabbiadoro e Picinisco.
Evasione fiscale, Catania spende meno di tutti per i controlli: 6 euro a persona
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