La sentenza emessa dal Tribunale collegiale di Enna ha portato alla scarcerazione di Fabio Severino, un autista di bus di 53 anni accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso nell’operazione antimafia Caput Silente. Le accuse sono state ridimensionate a favoreggiamento reale e spaccio, con una condanna complessiva di 4 anni. Nonostante la liberazione anticipata, Severino è stato sottoposto alla custodia cautelare. Le accuse di aiutare i presunti mafiosi leonfortesi Gaetano Cocuzza e Salvatore Mauceri a nascondere droga sono state considerate di “minore gravità”. Gli avvocati di Severino hanno accolto il ridimensionamento delle accuse e potrebbero presentare un appello per gli altri aspetti della sentenza. Severino è stato coinvolto nella maxià di Cosa Nostra nella città. Il clan era legato alla famiglia Fiorenza, includendo i figli del capo, Alex e Saimon Fiorenza. Gaetano Cocuzza è stato identificato come uno dei membri più attivi del clan, coinvolto in estorsioni e traffico di droga. La sentenza è stata emessa dal Tribunale collegiale presieduto da Cesare Zucchetto, con i giudici Chiara Blandino ed Elisa Daveni. Severino è stato anche condannato a risarcire la Fai e l’associazione Fai Leonforte.
Enna, condannato a 4 anni ma cade l’associazione mafiosa: scarcerato
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Enna GN