Corruzione all’Asp di Trapani: domiciliari revocati a medico Sparaco
Scandalo Aspide: revocati gli arresti domiciliari ad Antonio Sparaco
Nell’inchiesta Aspide anche ad Antonio Sparaco (nella foto) sono stati revocati gli arresti domiciliari e applicata la misura interdittiva dai pubblici uffici per dieci mesi.
Le accuse
Sparaco, direttore dell’Unità operativa complessa, è indagato per corruzione, turbata libertà degli incanti, truffa e falso a proposito di una serie di assenze dal servizio giustificate per ragioni di ufficio, ma che all’esito delle indagini sono risultate inesistenti.
Ultime decisioni
Questa era l’ultima decisione che si attendeva dai giudici del Riesame dopo i ricorsi presentati dai difensori degli indagati dell’operazione Aspide, quella relativa al giro di corruzione, scoperto dalla guardia di finanza dentro l’Asp di Trapani. Indagini coordinate dalla Procura di Trapani.
Altre misure cautelari
Per il medico Bartolomeo Gisone, direttore di un laboratorio di analisi, pure coinvolto nella stessa inchiesta, il gip del tribunale di Trapani ha disposto il divieto di dimora a Trapani e interdizione per un anno dell’esercizio della professione.
Il Tribunale del Riesame di Palermo ieri (29 dicembre) aveva modificato altre due misure cautelari delle tredici che sono state applicate dal gip. Riguardavano la revoca degli arresti domiciliari nei confronti della presidente del Consiglio comunale di Trapani (sospesa dal prefetto) Anna Lisa Bianco e per Attilio Bonavires.
Conclusioni
Nei giorni scorsi i giudici del Tribunale del Riesame di Palermo avevano applicato i domiciliari e non più la detenzione in carcere per diversi indagati dell’operazione Aspide. Diverse misure cautelari sono state revocate, segnando un’importante svolta nel caso.
– Inchiesta Aspide
– Antonio Sparaco
– Bartolomeo Gisone
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