I disordini ipertensivi della gravidanza (HDP) sono in aumento, soprattutto a causa dell’età avanzata delle donne che cercano di concepire. Dopo i 35 anni, una donna su cinque deve ricorrere alle cure mediche per poter avere un figlio. Durante un congresso scientifico patrocinato dall’AIPE (Associazione Italiana Preeclampsia), sono stati approfonditi gli studi e le ricerche sulle patologie correlate alla preeclampsia. Secondo il direttore clinico ostetricia Mangiagalli dell’Università di Milano, Enrico Ferrazzi, la capacità di adattamento dell’organismo materno alla gravidanza diminuisce con l’età. Egli consiglia di dare all’organismo dei segnali di salute, come mantenere un buon sistema cardio-polmonare, evitare il sovrappeso e seguire una dieta equilibrata e mediterranea. Il professor Federico Mecacci, responsabile della Medicina Materno Fetale dell’azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, ha sottolineato l’importanza di affrontare la problematica dei disturbi ipertensivi della gravidanza, che coinvolgono il 15% delle gravidanze. Ha anche evidenziato l’aumento dei casi di obesità e sovrappeso, nonché la preoccupante crescita del diabete gestazionale. Inoltre, durante il seminario è emersa la correlazione tra i disturbi ipertensivi in gravidanza e le patologie cardiovascolari che possono svilupparsi successivamente al parto. Infine, è stato sottolineato che la valutazione dei disturbi ipertensivi della gravidanza deve essere integrata e considerare non solo la pressione arteriosa della madre, ma anche le condizioni cardiovascolari, del fegato e dei reni.
Catania, esperti a confronto: “Gravidanze over 40 a rischio diabete”
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Catania GN