Asp di Catania: proroga per medici pensionati

Habemus deliberam: proroga per nove medici dell’Asp di Catania

Dopo oltre un mese e mezzo di attesa, finalmente è arrivata la decisione tanto attesa all’Asp di Catania. La fumata bianca è comparsa per annunciare la proroga del contratto per nove medici, risolvendo così la situazione di incertezza che li aveva colti a metà ottobre.

La situazione iniziale

All’inizio della vicenda, più di venti medici, molti dei quali responsabili di servizi, consultori e reparti, erano stati contattati dalla direzione Trattamento economico e previdenziale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania. Questa comunicazione annunciava loro la messa in pensione d’ufficio per raggiunti limiti di età, nonostante avessero già presentato domanda di proroga del contratto fino al compimento dei 70 anni.

Iter amministrativo farraginoso

L’iter per ottenere la proroga è stato lungo e complicato, ma alla fine il commissario dell’Asp, Maurizio Lanza, ha firmato la delibera preparata dagli uffici in collaborazione con il direttore sanitario Antonino Rapisarda e il direttore amministrativo Giuseppe Di Bella.

La precisazione dei vertici Asp

La direzione Asp ha sottolineato che la decisione di prorogare solo nove medici è stata presa in base a specifici parametri soggettivi, come la ridotta anzianità contributiva, il rispetto delle previsioni organiche del numero dei dirigenti e la compatibilità economica del provvedimento.

Ulteriori istanze all’esame degli uffici

È stato specificato che ulteriori istanze di proroga sono attualmente in esame, ma la priorità è stata data al mantenimento in servizio dei dirigenti sanitari che avevano compiuto almeno 67 anni. Le richieste non accolte potranno essere ripresentate in futuro, in prossimità del compimento del sessantasettesimo anno di età.

Situazione dei medici non prorogati

Non tutti i medici che avevano fatto richiesta di proroga sono stati accettati al momento. Ciò potrebbe portare alcuni di loro a cercare opportunità nel settore privato, che è sempre pronto ad accogliere professionalità provenienti dal pubblico. Tuttavia, l’Asp intende evitare proroghe fatte anzitempo per non aumentare il numero dei dirigenti in servizio e non causare danni al bilancio.