Agrigento: Fabrizio Gifuni a casa sua.
“Con il vostro irridente silenzio”: Fabrizio Gifuni porta Aldo Moro in scena
Un’esclusiva intervista con l’attore
Il Palacongressi di Agrigento ospiterà domani sera, alle 20:30, lo spettacolo “Con il vostro irridente silenzio”, ideato e interpretato da Fabrizio Gifuni. L’evento fa parte del “Palacongressi Festival” organizzato dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, con la direzione artistica di Gaetano Aronica. Si tratta di un “esperimento teatrale” che ricostruisce i 55 giorni di prigionia del grande statista italiano Aldo Moro, uno studio sulle sue lettere della prigionia e sul memoriale, a seguito della strage di Via Fani (16 marzo 1978) e del successivo sequestro da parte delle Brigate Rosse.
Nell’ambito di questa occasione unica, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’acclamato attore romano, Fabrizio Gifuni, che ci ha fornito una prospettiva preziosa sul suo coinvolgimento nel progetto e l’importanza del ricordo storico.
La costruzione del lavoro drammaturgico
Gifuni definisce lo spettacolo come un “esperimento teatrale necessario nato dall’esigenza e dall’urgenza di avere qualcosa da dire che non può essere taciuto, che non deve essere taciuto.” L’attore ha sottolineato l’importanza delle parole e delle carte lasciate da Aldo Moro durante la sua prigionia, sottolineando come queste testimonianze siano fondamentali per comprendere meglio un momento cruciale della storia italiana.
Ha affermato: “Da uomo di teatro ho molta fiducia nei testi e nella parola. Credo che queste carte ci aiutino, più di ogni altra cosa, a capire meglio cosa accadde in quel momento cruciale della nostra storia.”
La sfida di interpretare Aldo Moro
Rispondendo alla domanda su quanto sia stato difficile calarsi nel personaggio di Moro, Gifuni ha raccontato degli incontri precedenti con il ruolo in altri progetti cinematografici e teatrali. Ha condiviso: “Come personaggio ho incontrato più volte Moro nel mio cammino. La prima volta è stata con Marco Tullio Giordana nel film ‘Romanzo di una strage’. Nel 2018, poi, ho iniziato questo percorso in teatro con le carte di Moro. Marco Bellocchio è venuto a vedere lo spettacolo e mi ha chiesto di proseguire insieme il lavoro e interpretare Aldo Moro.”
Il significato del titolo
Gifuni ha spiegato la scelta del titolo “Con il vostro irridente silenzio”, citando le parole di Moro indirizzate ai suoi compagni di partito durante la prigionia. Queste parole rappresentano il sentimento di profonda delusione e tradimento di Moro di fronte al silenzio e all’indifferenza dei suoi stessi alleati.
L’importanza del valore della memoria
L’attore ha sottolineato l’importanza di riallacciare i fili con la memoria storica, sottolineando come queste testimonianze possano aiutare a comprendere meglio il presente e il futuro. Ha raccontato: “Credo che riallacciare i fili con quelle carte e in generale con la nostra memoria ci aiuti a comprendere meglio il nostro presente e magari il nostro futuro.”
Il ritorno in Sicilia e le radici agrigentine
Gifuni ha condiviso la sua gioia nel ritornare in Sicilia, ricordando un precedente lavoro a Taormina nel 1992. Ha anche rivelato: “A Grotte c’è una parte delle mie radici; uno dei miei nonni materni, infatti, vi era nato e cresciuto, poi si è trasferito a Roma.”
Concludendo l’intervista, l’attore ha espresso la sua speranza che l’occasione del 2025, quando Agrigento sarà Capitale Italiana della Cultura, possa portare ad una reale crescita del territorio e offrire nuove opportunità per le generazioni future.
Sarà indubbiamente una serata di riflessione e immersiva ricca di emozioni e significato. Non perdete l’occasione di assistere a questo straordinario spettacolo che unisce storia, teatro e memoria.
– Fabrizio Gifuni
– Aldo Moro
– Palacongressi Festival
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