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Agata esce dalla cattedrale alle 17.25

Sono le 17.25: Agata esce dalla cattedrale

Una scena insolita in una giornata tranquilla

È solo mezz’ora fa che la Santa Messa è terminata e la cattedrale di Palermo si sta svuotando lentamente. Le persone escono silenziose, alcune si fermano a pregare, altre si incamminano verso le loro case. Ma c’è qualcosa di insolito che attira l’attenzione di tutti: Agata, una ragazza di appena 25 anni, esce dalla cattedrale con passo deciso e un sorriso radioso sul viso.

Gli occhi curiosi dei presenti si voltano verso di lei, alcuni la riconoscono e le sorridono, altri si chiedono cosa possa averla portata lì a quell’ora. Agata è vestita in modo semplice ma elegante, un abito blu scuro che le dona un’aria pacata ma al tempo stesso raffinata. I capelli raccolti in una treccia morbida le danno un’aria angelica, come se fosse appena scesa da un dipinto rinascimentale.

Un momento di riflessione e preghiera

Agata si ferma un istante sulla scalinata della cattedrale e si volta a guardare il campanile. I raggi del sole che sta per tramontare tingono di rosso l’aria intorno a lei, creando un’atmosfera magica e suggestiva. È come se il tempo si fosse fermato e tutti i presenti provassero un senso di pace e serenità.

Si avvicina a una delle panchine del sagrato e si siede, chiude gli occhi e inizia a recitare una preghiera. Non si cura degli sguardi dei passanti, né del brusio della vita che continua a scorrere intorno a lei. È concentrata solo su quello che sta facendo, come se nulla al mondo potesse distrarla da quel momento di intimità e riflessione.

Una ragazza dallo spirito libero

Agata è conosciuta in città come una ragazza dallo spirito libero, sempre pronta ad aiutare gli altri e a fare buone azioni. È una presenza luminosa in ogni ambiente in cui si trova, contagia tutti con la sua allegria e la sua positività. Ma pochi conoscono la sua profonda spiritualità e la sua fede incondizionata.

Dopo qualche minuto, Agata si alza dalla panchina e si incammina verso la strada principale. I presenti la salutano con un sorriso e lei risponde con un cenno leggero della testa. Il suo sorriso è ancora lì, luminoso e contagioso come sempre. Forse ha trovato pace e serenità nella preghiera, forse ha trovato una risposta a una domanda che da tempo la tormentava.

Mentre si allontana, gli ultimi raggi del sole si riflettono sui vetri della cattedrale e creano un’aura dorata intorno a lei. È una scena che rimarrà impressa nella mente di chi l’ha vista, un momento di bellezza e mistero che solo la fede e la spiritualità possono donare.

Sono le 17.25 e Agata esce dalla cattedrale, ma la sua presenza lascia un’impronta indelebile nel cuore di chi l’ha vista passare.

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