Vittorio Messina: “Strutture extralberghiere triplicate in Sicilia”
Il boom delle strutture extralberghiere in Sicilia: un trend in crescita
Un cambiamento nel settore turistico siciliano
Cresce il segmento delle strutture extralberghiere in Sicilia, è ciò che emerge dal report Otie per Confesercenti Sicilia. Sebbene la maggioranza abbia scelto gli alberghi come opzione di alloggio, un considerevole numero di viaggiatori ha optato per strutture come B&B e case vacanze.
Andamento delle presenze nelle diverse province
Lo scorso anno si è registrato un notevole aumento delle presenze a Trapani, Palermo e Messina, quest’ultima segna il tasso di crescita più elevato nel decennio. A sud invece, Catania che aveva avuto un picco nel 2016, ha segnato un lieve declino negli anni successivi, mentre Siracusa ha mostrato una crescita costante, con un notevole aumento nel 2022.
Il significativo impatto delle strutture extralberghiere
Tra tutte le strutture extra-alberghiere, gli alloggi gestiti in forma imprenditoriale e i B&B hanno accolto circa un milione di turisti nel 2022, quando il settore turistico post pandemia della Sicilia ha raggiunto un traguardo significativo, con un totale di 14.783.156 notti vendute, di cui 10.671.261 presso gli alberghi e 4.111.895, pari al 67%, presso gli esercizi extra-alberghieri.
Le dichiarazioni del Presidente di Confesercenti Sicilia
“Il dato più significativo che coinvolge la Sicilia riguarda la crescita significativa del numero delle strutture extralberghiere, aumentando nel decennio 2013-2022 da 2.363 a 6.869. – dichiara Vittorio Messina, Presidente Confesercenti Sicilia – L’aumento delle strutture extra-alberghiere si è verificato in tutte le province della regione, ma in alcune ci sono stati picchi significativi di crescita in determinati anni, come nel caso di Trapani nel 2016 e 2017, Palermo nel 2018 e 2021, Messina nel 2019 e 2022 e Catania nel 2017.”
Equilibrio tra hotel e strutture extralberghiere
Il numero complessivo degli hotel è rimasto generalmente stabile, con alcune piccole fluttuazioni che se hanno visto qualche diminuzione sono poi stati seguiti da crescite che hanno riportato ad un sostanziale equilibrio.
Un’offerta sempre più completa e competitiva
Ad ogni hotel corrispondono circa sette strutture extralberghiere capaci di accogliere in maniera altrettanto confortevole i propri ospiti. Sono ormai molti i B&B e le case vacanze che offrono anche servizi legati alle escursioni, al benessere, al food e ai trasporti, che non solo non hanno nulla da invidiare agli hotel ma alzano l’asticella delle proposte.
I comuni siciliani in prima linea
Sono nove i comuni siciliani che si distinguono per il maggior numero di strutture extra-alberghiere: San Vito Lo Capo, Taormina, Cefalù, Modica, Milazzo, Castellammare del Golfo, Lampedusa, Lipari e Palermo. Quest’ultima è la provincia con il maggior numero di strutture di ospitalità extra-alberghiere, mentre Messina si distingue per il numero più elevato di posti letto. Tutte e nove le località sono accomunate dall’essere gettonate mete turistiche.
Le cifre dell’offerta alberghiera in Sicilia
In Sicilia l’offerta alberghiera è di 215.420 posti letto al giorno, per un totale di 84.261 camere. Le strutture alberghiere forniscono 123.618 posti letto, mentre si stima che le strutture extra-alberghiere offrano 91.802 posti letto.
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