Massimo Ferrara, attualmente in carcere, è stato definito il “papa della droga” da un collaboratore di giustizia di nome Antonio Tranchida. Tranchida ha affermato che anni fa Ferrara gli aveva chiesto di procurargli dei proiettili per una pistola e che in quel periodo non era ancora coinvolto nel traffico di droga. Tuttavia, nel corso degli anni, Ferrara ha raggiunto una posizione di leadership nel fornire droga a Palermo e Partinico, accumulando un debito di un milione e mezzo di euro. Il suo nome è emerso in un’inchiesta che coinvolge Ignazio Traina, un soggetto chiave nel mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù. Traina avrebbe protetto non solo i propri interessi, ma anche quelli di altre famiglie mafiose. Ferrara aveva un debito di 144.000 euro con un personaggio sconosciuto di Palermo e Traina è intervenuto per riscuotere il debito recandosi a casa di Ferrara a
Trapani. Nonostante gli arresti, il traffico di droga tra le due città continua.
Palermo, il “papa della droga” e il boss misterioso: chi regge i fili?
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