L’associazione VivaVoce ha presentato a
Messina un progetto contro il voice shaming, fenomeno di discriminazione delle persone con balbuzie e disturbi della voce. Il progetto prevede la somministrazione di questionari nelle scuole e incontri di sensibilizzazione sul tema. Secondo il presidente dell’associazione, Giovanni Muscarà, circa l’1,5% della popolazione italiana soffre di balbuzie. Spesso anche i genitori di ragazzi con balbuzie sono influenzati da vecchi stereotipi che considerano l’ansia come causa principale del problema. Superare la balbuzie significa liberarsi del condizionamento e sentirsi liberi. Il 73% degli intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di voice shaming a scuola e spesso chi ha balbuzie è anche presente in famiglia. Muscarà consiglia di rivolgersi a qualcuno quando un bambino inizia a balbettare verso i due/tre anni.
Voice shaming, da Messina parte il progetto sulla balbuzie «per non sentirsi più in gabbia»
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Messina GN