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Truffa auto di lusso, archiviazione Palermo agenzia

L’inchiesta “Cars lifting” del 2019 ha scosso l’Italia con una presunta truffa da 35 milioni di euro su auto di lusso estere reimmatricolate. Nel mezzo di questo scandalo, Monica Lo Presti, una palermitana titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche, è stata coinvolta e accusata di aver avuto un ruolo chiave nell’operazione.

Questa inchiesta ha fatto numerose vittime in tutto il Paese, con oltre 1.300 persone truffate in 97 province diverse. Le auto coinvolte erano di lusso, provenienti da marche prestigiose come Porsche, Mercedes, Audi e Bmw. Tuttavia, l’avvocato di Monica Lo Presti, Federica D’Emilia, è riuscita a dimostrare che la sua cliente non aveva alcun legame con la truffa e la procura ha quindi chiesto l’archiviazione del caso, richiesta poi accolta dal gip Matteo Carlisi del tribunale di Udine.

La stessa decisione è stata presa anche per altre persone coinvolte nell’inchiesta, mettendo così fine a un lungo periodo di indagini e accuse. Oltre 20 persone sono state inserite nel registro degli indagati e sono stati sequestrati ben cinque milioni di euro nel corso dell’indagine.

L’organizzazione coinvolta acquistava veicoli in Germania e li rivendeva come usati in Italia senza versare l’Iva, grazie alla compiacenza di alcune società di pratiche auto che hanno mediato con gli uffici del dipartimento dei trasporti terrestri di varie città italiane, eludendo i dispositivi antievasione.

Dopo anni di indagini e processo, la società e la titolare di Palermo sono finalmente uscite dall’inchiesta, senza alcuna accusa o colpa a loro carico.

Tutto ciò rappresenta un enorme sollievo per Monica Lo Presti e le altre persone coinvolte, che finalmente possono vedere riconosciuta la loro innocenza dopo anni di indagini e accuse infondate.

Questa vicenda dimostra quanto sia importante attendere l’esito completo di un’inchiesta prima di trarre conclusioni affrettate, e mette in luce l’importanza di una difesa legale competente e dedicata a dimostrare l’innocenza delle persone coinvolte. Speriamo che questo possa rappresentare un punto di svolta per tutte le persone coinvolte, che ora possono guardare al futuro con speranza e fiducia.

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