In provincia di Palermo si sono verificate diverse truffe in cui finte avvocati o agenti di polizia chiedevano soldi per la cauzione di detenuti. Una donna di Capaci è caduta nella trappola e ha consegnato al truffatore circa 16 mila euro in contanti e gioielli. Anche in altre città, come Caccamo, sono state segnalate situazioni simili, ma i truffatori sono stati scoperti prima di riuscire nel loro intento. Le indagini sono condotte dai carabinieri e dalla squadra mobile. Questo tipo di truffe è frequente anche a Palermo, dove le vittime vengono contattate telefonicamente e poi ingannate da finti avvocati o agenti di polizia. Gli truffatori sono riusciti a farsi consegnare ingenti somme di denaro o gioielli. Anche nella provincia di Siracusa c’è stato un arresto di un uomo appartenente alla comunità nomade di Noto per aver commesso la truffa dello specchietto nel 2014 nella provincia di Taranto. Questo metodo truffaldino viene adoperato spesso nel territorio di Noto. In un caso recente, due giovani sono stati denunciati per tentata truffa e danneggiamento nei confronti di una coppia di turisti lombardi.
“Suo figlio è in carcere, mi dia soldi per cauzione”, truffata per 16mila euro donna di Capaci dalla Sicilia
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