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Scommesse a Palermo: sequestro da 43 milioni

Palermo: sequestro da 43 milioni e una villa a Favignana

Cronaca

Il Tribunale di Palermo ha emesso due decreti di sequestro per un valore complessivo di 43 milioni di euro nei confronti di due imprenditori, Salvatore Rubino e Christian Tortora, ritenuti referenti di un gruppo societario legato alle famiglie mafiose della città. Questo provvedimento fa seguito all’operazione denominata All In, che ha portato all’arresto dei due imprenditori e del boss mafioso Francesco Paolo Maniscalco.

Le indagini condotte dalla polizia economico e finanziaria di Palermo hanno evidenziato il coinvolgimento della mafia nel settore delle scommesse sportive, con la creazione di un “impero economico” gestito attraverso società intestate a prestanome. Queste società avrebbero gestito volumi di gioco per circa 100 milioni di euro, grazie alla disponibilità di licenze e concessioni statali ottenute grazie ai legami con la criminalità organizzata.

L’inchiesta ha portato a 25 misure cautelari personali nel 2020, con accuse tra cui associare esterno in associazione di stampo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, associazione per delinquere e esercizio abusivo dell’attività di giochi e scommesse. I due imprenditori coinvolti nel provvedimento di sequestro sono stati condannati dal Tribunale di Palermo nel febbraio del 2022, con la sentenza confermata dalla corte d’appello nel luglio del 2023. Il sequestro ha coinvolto tre immobili, tra cui una villa a Favignana, e numerose quote societarie e rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 43 milioni di euro.

Impatto sul territorio

Questo provvedimento evidenzia l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore delle scommesse e dei giochi d’azzardo, con gravi ripercussioni sull’economia e sulla legalità del territorio. È fondamentale contrastare queste forme di illegalità per preservare l’integrità del mercato e proteggere i cittadini dai rischi legati al gioco d’azzardo.

L’importanza della legalità

Le istituzioni e le forze dell’ordine devono continuare a lavorare con determinazione per contrastare la presenza della mafia nell’economia legale, garantendo trasparenza e legalità in ogni settore. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile debellare le infiltrazioni mafiose e proteggere il tessuto sociale ed economico della città di Palermo.

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