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Schifani e tre altri indagati in caso Sistema Montante

Il presidente della Regione Renato Schifani è stato prescritto dal reato di concorso esterno in associazione nel contesto del processo sul “sistema Montante”. Il processo si sta celebrando di fronte al tribunale collegiale di Caltanissetta, presieduto da Francesco D’Arrigo.

La prescrizione dei reati è stata estesa anche ad Andrea Cavacece e Angelo Cuva, accusati di aver diffuso informazioni relative alle indagini condotte dalla procura di Caltanissetta su Antonello Montante, un ex leader industriale. Schifani era assistito dagli avvocati Roberto Tricoli e Sonia Costa.

Durante l’udienza del processo sul sistema Montante, il presidente del Tribunale, Francesco D’Arrigo, ha emesso anche la sentenza di prescrizione per Maurizio Bernava, ex segretario generale della Cisl. Bernava era accusato di aver rivelato parte delle dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria come persona informata sui fatti. Anche i fratelli palermitani Andrea e Salvatore Calì sono usciti dal processo, secondo l’accusa, avrebbero cercato cimici non solo a casa di Montante ma anche a Confindustria Caltanissetta e alle abitazioni di alcuni indagati.

Il pm Maurizio Bonaccorso si era opposto alla prescrizione del reato di concorso esterno in associazione a delinquere, sostenendo che il reato si sarebbe prescritto nell’ottobre del 2024. Tuttavia, il tribunale ha respinto questa richiesta e ha invece accettato la tesi dei difensori del Governatore, decretando la prescrizione.

Gli avvocati di Renato Schifani hanno commentato la sentenza di prescrizione, affermando che il loro cliente si è sempre dichiarato totalmente estraneo ai fatti addebitatigli e non ha mai avuto rapporti con Antonello Montante, come risulta dai documenti processuali. Hanno inoltre sottolineato che Schifani ha chiesto di essere giudicato con rito immediato per ottenere una celere conferma della sua innocenza dall’autorità giudiziaria, ma la Procura di Caltanissetta ha chiesto la riunione del processo con il rito ordinario.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, insieme ad Angelo Cuva e Andrea Cavacece, così come Maurizio Bernava, ex capo dei servizi segreti Arturo Esposito e il tributarista Angelo Cuva, sono stati accusati di far parte della catena delle talpe dell’ex leader di Confindustria, Antonello Montante, condannato in appello a 8 anni di carcere.

Il processo sul sistema Montante ha visto una serie di sviluppi e decisioni importanti, tra cui la prescrizione dei reati per diversi imputati. Gli avvocati del presidente della Regione Renato Schifani hanno sottolineato la volontà del loro assistito di non sottrarsi al giudizio del Tribunale e di avere condiviso la decisione emessa dal tribunale.

In conclusione, la sentenza di prescrizione dei reati nel processo sul sistema Montante rappresenta un momento significativo per tutti gli imputati coinvolti e conferma l’innocenza dichiarata da Renato Schifani. L’evoluzione del processo e le decisioni prese dalle autorità giudiziarie continueranno a essere seguite da vicino.

1. Prescrizione del reato
2. Processo sul sistema Montante
3. Presidente della Regione Renato Schifani


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