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40% giovani messinesi senza occupazione, formazione o studio. Mancano 1.551 posti asilo, CGIL chiede conto dei fondi destinati all’infanzia.

Il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti, ha commentato il rapporto di Save the Children che evidenzia una situazione preoccupante di emarginazione e esclusione sociale nel territorio. Secondo il rapporto, i quartieri in cui si concentrano i giovani sono anche quelli con bassi livelli di istruzione e occupazione. Messina presenta una percentuale del 40% di giovani NEET (che non studiano, lavorano o si formano) tra i 15 ei 34 anni, a causa di un sistema che li ha ignorati. Inoltre, la città ha una grave carenza di posti negli asili nido, con solo 5 asili comunali che coprono il 5,74% della domanda potenziale. La Cgil Messina chiede al Comune di rendere conto delle risorse pubbliche non utilizzate destinate agli asili. La mancanza di investimenti nei servizi per l’infanzia evidenzia un disinteresse verso i diritti dei bambini e la possibilità delle donne di lavorare. Inoltre, il potenziamento dei servizi per i minori contribuirebbe anche a contrastare l’invecchiamento della popolazione di Messina. La Cgil Messina invita a non disperdere le risorse pubbliche preziose che potrebbero contribuire allo sviluppo e all’inclusione sociale.

SAVE THE CHILDREN – LE PROMESSE TRADITE: A MESSINA il 40% di giovani non è occupata, né si forma, né studia. SENZA ASILI: 121 posti su 1.551 necessari, CGIL “che fine hanno fatto i 900 mila euro del PAC Infanzia?” – voce di Sicilia

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