S. Lucia: unità e resistenza nella tempesta a Siracusa
Polemica a Siracusa: il confronto tra la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e il progetto MetaBorgata
Un manifesto controverso
La città di Siracusa è al centro di una polemica tra la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e il progetto MetaBorgata, nato per la rinascita del rione Borgata. Tutto è iniziato con un manifesto che ha scatenato forti reazioni: nell’immagine di Santa Lucia, il volto della Martire è stato sostituito con quelli di un’araba, una nigeriana, una bengalese e un’europea.
La Deputazione della Cappella di Santa Lucia e la Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro hanno definito questa scelta “inopportuna”, affermando che non rispetta il sentimento dei cittadini e turba il sentimento devozionale di tanti siracusani.
Le spiegazioni del progetto MetaBorgata
Dall’altra parte, Viviana Cannizzo, coordinatrice del progetto MetaBorgata, ha difeso l’iniziativa spiegando che la finalità del progetto è sostenere progettualità capaci di fornire risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Ha anche sottolineato che l’idea del manifesto era quella di utilizzare il concetto del miracolo in maniera umana, non divina, per risolvere i problemi della Borgata.
L’obiettivo del progetto è prendersi cura del quartiere, coinvolgendo tutti coloro che lo abitano, indipendentemente dalla loro origine. Cannizzo ha anche fatto riferimento all’educazione civica e alla possibilità che la figura di Santa Lucia possa essere un simbolo di cura e protezione per il quartiere, incarnato dalle persone che vi abitano.
Conclusioni e riflessioni
La disputa in corso riflette il complesso intreccio di identità, devozione religiosa e progettualità sociale presenti nella realtà siracusana. Mentre da un lato c’è la difesa del sentimento devozionale e identitario legato alla figura di Santa Lucia, dall’altro c’è l’aspirazione a costruire un senso di comunità inclusivo e diversificato.
La questione solleva interrogativi importanti sull’uso dell’iconografia religiosa in contesti di progettualità sociale e sull’inclusione di diverse identità nella costruzione di comunità. Una discussione approfondita potrebbe portare a una maggiore comprensione reciproca e a prospettive creative per affrontare le sfide del quartiere Borgata e oltre.
ata
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