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L'insegnante Bonafede al Gup: «Sono nata in una famiglia mafiosa, Messina Denaro mi rassicurava»


Laura Bonafede, figlia del boss di Campobello di Mazara, e Matteo Messina Denaro parlano al supermercato il 14 gennaio del 2023, due giorni prima dell'arresto del boss. ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK

«Io sono nata in una famiglia purtroppo mafiosa e ho vissuto fin da bambina con questo clima» e «mio padre (il boss Leonardo Bonafede ndr) parlava anche a casa dei suoi impegni» quindi «sono cresciuta cosi, abbiamo frequentato anche persone dello stesso ambiente», ma «noi figli, e nemmeno mia madre, abbiamo mai fatto parte di questa vita nonostante la vivessimo» e «non abbiamo mai parte di nessuna associazione mafiosa, anche perché le donne, bambine e adulte, erano tenute un pochettino lontane da certe situazioni e da certi contesti». Lo ha detto nel corso di lunghe dichiarazioni spontanee davanti al Gup Laura Bonafede, la maestra di Campobello di Mazara, sentimentalmente legata a Matteo Messina denaro, oggi condannata per associazione mafiosa a 11 anni e quattro mesi.

L’imputata ha anche raccontato di aver conosciuto Messina Denaro da bambina tramite il padre e di averlo avuto vicino nei momenti difficili della sua vita come dopo l’arresto del padre e del marito. Lei e il boss, ha ricostruita Bonafede, si sarebbero incontrati negli anni costantemente, ma non avrebbero mai vissuto insieme.

Laura Bonafede


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