L'insegnante Bonafede al Gup: «Sono nata in una famiglia mafiosa, Messina Denaro mi rassicurava»
«Io sono nata in una famiglia purtroppo mafiosa e ho vissuto fin da bambina con questo clima» e «mio padre (il boss Leonardo Bonafede ndr) parlava anche a casa dei suoi impegni» quindi «sono cresciuta cosi, abbiamo frequentato anche persone dello stesso ambiente», ma «noi figli, e nemmeno mia madre, abbiamo mai fatto parte di questa vita nonostante la vivessimo» e «non abbiamo mai parte di nessuna associazione mafiosa, anche perché le donne, bambine e adulte, erano tenute un pochettino lontane da certe situazioni e da certi contesti». Lo ha detto nel corso di lunghe dichiarazioni spontanee davanti al Gup Laura Bonafede, la maestra di Campobello di Mazara, sentimentalmente legata a Matteo Messina denaro, oggi condannata per associazione mafiosa a 11 anni e quattro mesi.
L’imputata ha anche raccontato di aver conosciuto Messina Denaro da bambina tramite il padre e di averlo avuto vicino nei momenti difficili della sua vita come dopo l’arresto del padre e del marito. Lei e il boss, ha ricostruita Bonafede, si sarebbero incontrati negli anni costantemente, ma non avrebbero mai vissuto insieme.
Laura Bonafede
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