Risanamento tra veleni e ruspe: “Il 2024 sarà l’Annus Mirabilis” – Scurria

I progressi del risanamento

Il sub commissario straordinario Marcello Scurria ha dichiarato che il 2024 sarà un anno cruciale per il risanamento di Messina. Fin dall’inizio dell’anno, la macchina del risanamento è entrata a regime e ha già ottenuto risultati significativi. Al 31 dicembre, saranno stati assegnati 127 appartamenti a nuclei familiari che prima vivevano in baracche, con particolare attenzione a coloro che hanno membri con gravi disabilità.

Demolizioni in programma

Le prossime settimane vedranno le prime demolizioni di baracche nell’area di Camaro Sottomontagna, con l’obiettivo di completare i lavori entro Natale. Inoltre, nel corso dei primi mesi del 2024, verranno demolite trentatré casette nella zona del ponte ferroviario, per fare spazio alla realizzazione di un nuovo parco urbano voluto dalla Città Metropolitana.

Altri interventi prioritari

Scurria ha anche annunciato interventi prioritari in altre aree, come via Evemero, largo Diogene, zona Fondo Fucile, Annunziata, via Delle Mura, via Rosso da Messina e Sacro Cuore di Gesù. In particolare, la situazione nel rione Giostra è critica, con ancora una decina di famiglie in attesa di traslocare nelle nuove abitazioni.

La bonifica dei terreni

Oltre alle demolizioni, l’opera di risanamento include anche la bonifica dei terreni occupati dalle baracche. Aree come Fondo Basile e Fondo Saccà richiedono milioni di euro per ripulire il sottosuolo da scarti industriali e sostanze tossiche.

Luoghi simbolo per la rinascita

Nonostante i veleni, ci sono anche gioielli tra le aree da risanare. Il Parco Magnolia di Giostra e il Parco Urbano di Camaro Sant’Antonio sono destinati a diventare simboli di rinascita per la città, con progetti di riqualificazione e trasformazione in luoghi di inestimabile valore storico e ambientale.

In conclusione, il 2024 si prospetta come un anno di grandi cambiamenti per Messina, con il risanamento in corso che mira a trasformare le aree precedentemente occupate dalle baracche in spazi vitali e rigenerati, pronti a ospitare la rinascita sociale e urbana della città.

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