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Procura chiede archiviazioni per morte di Loredana Guida

La morte di Loredana Guida e l’inchiesta sulla negligenza medica

La procura generale di Palermo ha chiesto l’archiviazione del procedimento a carico di due medici agrigentini finiti sotto inchiesta per l’accusa di omicidio colposo nella morte di Loredana Guida, un’insegnante agrigentina deceduta a gennaio 2020 a causa di una malaria diagnosticata in ritardo.

Le accuse e i processi

I medici coinvolti includono il medico di base della paziente, Francesco Sciortino, che non ha sottoposto la vittima a nessun esame nonostante sapesse che era da poco tornata dalla Nigeria, dove la malaria è endemica. Questo medico le diagnosticò una banale influenza e le prescrisse degli antitima, la procura generale ha avocato l’inchiesta e ora ha chiesto l’archiviazione del caso.

Il viaggio di Loredana e la diagnosi in ritardo

Loredana era andata in Nigeria per aprire una scuola per bambini, ma la malattia le venne diagnosticata soltanto dopo il suo ritorno in Italia, nonostante avesse riferito febbre e sofferenza e avesse menzionato il suo recente viaggio in Africa. Nessuno ha colto questi indizi e ciò ha portato alla sua tragica morte. La giovane donna è arrivata in coma in ospedale e solo con incredibile ritardo le è stato somministrato il trattamento per la malaria.

Conclusione

La tragedia della morte di Loredana Guida solleva questioni importanti sulla responsabilità medica e l’importanza di una diagnosi tempestiva. La decisione della procura generale di chiedere l’archiviazione del caso solleva ulteriori dubbi su come vengono affrontati i casi di negligenza medica in Italia.

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