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“Padre Puglisi e Sant’Agata: il loro legame nel Catanese”

Il legame tra Sant’Agata e Padre Puglisi: un incontro a Catania per celebrarli entrambi

L’incontro a Catania dedicato a Padre Puglisi e Sant’Agata, proprio nei giorni delle festività agatine, ha avuto il merito, anche grazie alla levatura dei relatori, non solo di svelare aspetti poco conosciuti dello straordinario uomo e sacerdote, ma anche di farne emergere lo speciale legame con la Patrona di Catania.

Il sindaco Enrico Trantino, presente all’evento, ha dichiarato che l’incontro ha offerto l’opportunità di rendere omaggio non solo a Padre Puglisi, ma anche di mettere in luce il legame speciale che aveva con Sant’Agata: entrambi sono stati martirizzati per aver creduto nel diritto di non sottostare all’arroganza e alla malvagità dei violenti. Questo legame è stato enfatizzato in occasione delle festività agatine, durante le quali la città di Catania celebra la sua patrona.

L’evento, organizzato al Museo Diocesano, ha visto la partecipazione di un folto uditorio e la presenza di autorevoli relatori. Tra di essi, il cardinale Paolo Romeo, l’arcivescovo di Catania Luigi Renna, l’arcivescovo emerito Salvatore Gristina, il professore don Mario Torcivia, il magistrato in pensione Nunzio Sarpietro. L’incontro ha messo in evidenza la profonda moralità, umanità e spiritualità di Padre Puglisi, evidenziando la sua incessante attività per contrastare la mafia e proteggere i giovani dall’influenza criminale.

La festa di Sant’Agata a Catania è un evento straordinario che richiama ogni anno un milione di persone, tra devoti e curiosi, per tre giorni di festeggiamenti. La festa inizia con l’offerta delle candele, in una suggestiva usanza popolare che vuole che i ceri donati siano alti o pesanti quanto la persona che chiede la protezione. Segue la processione per la raccolta della cera, alla quale partecipano le maggiori autorità religiose, civili e militari, e una serata di giochi pirotecnici in piazza Duomo.

La festa è animata da tradizioni profondamente radicate, come le carrozze settecentesche e i “candelore”, grossi ceri rappresentativi delle corporazioni o dei mestieri della città. I fuochi artificiali assumono un significato particolare, ricordando il martirio di Sant’Agata sulla brace e simboleggiando la sua vigilanza sul fuoco dell’Etna e gli incendi.

L’incontro organizzato al Museo Diocesano e la celebrazione della festa di Sant’Agata sottolineano l’importanza di onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato la loro vita per difendere la giustizia e la libertà, e rafforzano il legame speciale tra la città di Catania, Sant’Agata e Padre Puglisi.

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